Quando il circo giunse in paese
le stelle si truccarono tutte a festa,
ma la Luna si mostrò assai turbata
e le trattò in maniera scortese,
aveva paura che un trapezista
salisse su nel cielo e gliele portasse via,
lasciando sola, con le sue paranoie,
senza più alcuna compagnia.
Fu, invece, un pagliaccio sprovveduto
pieno di whisky e cattive intenzioni
ad arrampicarsi, per scommessa,
accompagnato dalle smorfie dei suoi colleghi
e dalle loro turpi acclamazioni.
L’obiettivo del suo furto
non furon le stelle, ma la Luna crescente
a cui poi donò, per aggraziarsela,
le sue chiassose risate e la sua lingua pungente.
La notte stessa il pagliaccio e la Luna
convolarono a nozze nella spaziosa gabbia dei leoni,
tra marionette di legno, saltimbanchi, giocolieri,
nani ubriachi ed uomini che si lasciano sparare dai cannoni…
Oh, eccovi, dunque, il figlio della Luna e d’un pagliaccio
ha la pelle chiara, le labbra morbide,
il cuore di fuoco, gli occhi di ghiaccio,
chi dice sia un uomo cortese,
chi solo un ingrato paroliere,
fatto sta che sarà sempre disponibile
a raccontarvi una buona storia
ed offrirvi pure qualcosa da bere.
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